Masturbarsi in treno non è reato. Feltri: è un’oscenità, assurda sentenza della Cassazione

Singolare sentenza della Cassazione: Masturbarsi in treno non è reato. A stabilirlo è stata la Sesta sezione penale della corte di Cassazione che si è pronunciata sul caso di un uomo che era stato denunciato 2 anni fa perchè si era masturbato davanti a una signora. Secondo la decisione presa non si tratterebbe di reato di atti osceni in luogo pubblico.

Ricordiamo che secondo la Legge Italiana questo reato è punti con una reclusione fino a 4 mesi. La decisione singolare è stata presa con questa spiegazione: Un vagone ferroviario non è luogo abitualmente frequentato da minorenni.

Ecco il risultato della sentenza

A quel punto il caso finisce davanti al Palazzaccio. Il procuratore chiede la condanna, ma la Corte è di tutt’altro avviso: «Questa Corte ha più volte affermato che “… per “luogo abitualmente frequentato da minori” non si intende un sito semplicemente aperto o esposto al pubblico dove si possa trovare un minore, bensì un luogo nel quale, sulla base di una attendibile valutazione statistica, la presenza di più soggetti minori di età ha carattere elettivo e sistematico “Sez. 3 -, Sentenza n. 26080 del 22/07/2020, Rv. 279914 – 01”. Inoltre, proprio con riferimento ad un caso analogo, è stato affermato che l’interno di un vagone ferroviario in movimento per l’ordinario servizio viaggiatori non può essere ritenuto un luogo abitualmente frequentato da minori (Sez. 3, Sentenza n. 24108 del 21/7/2016, dep. 2017, Sibilla). Da tale precedente, in termini, non vi è ragione per discostarsi per cui, anche nel caso di specie, va escluso che il dato luogo in cui il ricorrente ha tenuto la condotta comporti la integrazione del reato in questione».