Masturbarsi in treno non è reato. Feltri: è un’oscenità, assurda sentenza della Cassazione
Singolare sentenza della Cassazione: Masturbarsi in treno non è reato. A stabilirlo è stata la Sesta sezione penale della corte di Cassazione che si è pronunciata sul caso di un uomo che era stato denunciato 2 anni fa perchè si era masturbato davanti a una signora. Secondo la decisione presa non si tratterebbe di reato di atti osceni in luogo pubblico.
Ricordiamo che secondo la Legge Italiana questo reato è punti con una reclusione fino a 4 mesi. La decisione singolare è stata presa con questa spiegazione: Un vagone ferroviario non è luogo abitualmente frequentato da minorenni.
Il commento di Vittorio Feltri
Anche Vittorio Feltri se la prende con la Cassazione per questa sentenza dichiarando che è tutto così assurdo: “Noi – scrive Feltri – non siamo così bacchettoni per condannare una semplice sega, ma se essa si consuma invece che in privato in un luogo pubblico, per esempio in un vagone ferroviario o roba simile, non ci sembra lecita.
Lasciamo stare i bambini, che già ne vedono di tutti i colori frequentando questo mondo di pazzi, ma pensiamo a una gentildonna o a un garbato pensionato costretti a subire lo spettacolo fornito da un individuo che, per ingannare il tempo, si titilla il membro: non penso che possano esserne gratificati”.
“Trattasi di oscenità che non è lecito considerare perdonabili – prosegue Feltri – Se assistessi a una simile esibizione su un mezzo pubblico non so se esiterei all’impulso di tirargli un cazzotto sul naso. Viceversa la Cassazione, chiamata a giudicare l’episodio narrato, ha deciso di applicare un principio molto elastico. Il seguente: libera masturbazione in libero stato”. E Feltri, così come tutti coloro che hanno appreso la notizia con grande stupore, si aspetta ora dalla Cassazione “una spiegazione esaustiva della sentenza emessa, pur sapendo che i magistrati spesso agiscono di testa loro a prescindere dalla logica”.
Ecco il risultato della sentenza
Questo è quello che è stato detto durante la senten…